P. Guglielmo saluta il Seminario

Il 20 aprile è stato ordinato Vescovo di Patti il nostro Vicario generale Mons. Guglielmo Giombanco. A pochi giorni dal suo insediamento, gli abbiamo chiesto di darci una sua testimonianza sul Seminario. Mentre lo ringraziamo per quello che ha scritto, vogliamo esprimergli tutta la gratitudine per quanto ha fatto nella nostra Chiesa e fargli i nostri più sinceri auguri per il suo ministero episcopale.

 

L’avventura dell’amore che si immola

Sono lieto di rivolgere un saluto alla Comunità del Seminario a pochi giorni dal mio arrivo nella Chiesa di Patti dove sono stato chiamato a svolgere il servizio episcopale.

Il Seminario è stato e rimane per me un luogo di riferimento che ha arricchito non poco la mia vita umana e sacerdotale. Il mio legame con esso inizia sin dagli anni dell’adolescenza quando intrapresi il cammino formativo al sacerdozio. Pensando a quegli anni posso affermare, senza ingenui ottimismi, che il Seminario è stato per me una palestra di vita che ha forgiato la mia esistenza orientandola, giorno dopo giorno, ad essere dono per gli altri. Con l’aiuto di sacerdoti esemplari e di maestri di vita, in Seminario ho imparato ad amare la Chiesa nella verità, nella libertà, nella gioia. Un amore che non s’improvvisa né nasce per generazione spontanea, ma è frutto di un cammino vissuto nella fedeltà al dono della chiamata, nella coerenza delle scelte, nella consapevolezza del proprio limite, nella conquista della libertà del cuore che rende persone vere.

Nel cuore custodisco anche il ricordo grato di tanti compagni di cammino che mi hanno arricchito con il dono della loro amicizia fraterna e con la condivisione di momenti belli ed esaltanti che davano pienezza di senso alla vita.

Negli anni di sacerdozio e nei ruoli che la Chiesa diocesana mi ha affidato, ho sempre seguito con attenzione ecclesiale il cammino del Seminario; con la preghiera, con la vicinanza ai Superiori attraverso il confronto e il sostegno reciproco. Molto bello è stato ed è il rapporto con i cari seminaristi dei quali un buon numero sono stati miei alunni allo Studio Teologico “S. Paolo” di Catania. Ai seminaristi ho cercato di trasmettere loro, in varie occasioni, la bellezza della vita sacerdotale con la speranza che potessero innamorarsi sempre di più della scelta vocazionale e viverla con gioia. Ciascuno di loro è stato per me un “fratello più piccolo” a cui svelare, con affetto sincero, il segreto di una vita pienamente appagata perché vissuta come dono e della quale ne sono fiero. Più volte ho consegnato a loro una frase di don Mazzolari che mi ha fatto riflettere molto sia negli anni di Seminario e sia nel ministero sacerdotale: «sono due le avventure possibili al cuore umano: l’egoismo e l’amore; l’egoismo pretende e non dice mai basta, anche l’amore pretende però s’immola». Ecco ciò che caratterizza la vita sacerdotale: un amore che s’immola, si dona come si è donato Cristo il grande sacerdote. In Seminario s’impara a donare la vita ai fratelli, si cresce per diventare appassionati precursori e accompagnatori discreti di Cristo lungo le strade dell’uomo.

Sono profondamente grato al Seminario per quanto mi ha donato e per avermi aiutato a crescere in umanità ed interiorità. A tutta la Comunità auguro di custodire nel cuore la gioia della chiamata al sacerdozio riscoprendosi ogni giorno, nella preghiera e nella formazione umana, luogo fecondo che educa a vivere per Dio e per i fratelli nell’amore alla Chiesa. Auguri e buon cammino!

Patti, 1° maggio 2017

+ Guglielmo Giombanco

Vescovo